giovedì, luglio 26, 2007

AAA post cercasi

Che tristezza vedere questo blog sempre così fermo....
Nessuno ha niente da dire?

venerdì, luglio 13, 2007

All'interno del Grandfather Tree

Znimolav addentava pensieroso uno dei suoi inseparabili panini, Bert, con sguardo distante, si passava il filo d'erba interdentale lentamente tra i denti, come se lo scopo di quel gesto non fosse proprio la pulizia in sè ma qualcosa di più profondo. Hegard sembrava pensare intensamente ma ben presto ci accorgemmo che dal suo naso veniva un leggero sibilo, come un lieve russare tranquillo.
Diciamola tutta: eravamo perplessi.
Znimolav accennò un "..e se stappassi....?" ma subito si zittì.
Bert saltò in piedi come se avesse avuto un'intuizione geniale ma subito si risedette pensieroso su un sasso.
Io continuavo a pensare ma più pensavo più mi tornavano in mente immagini non richieste di sedani avvizziti e orticelli inariditi.
La situazione era tragica e non riuscivamo, per quanto ci sforzassimo, a trovare una soluzione che ci permettesse di trovare quel pennuto di Leod.
Eravamo così immersi nei nostri pensieri che non ci accorgemmo che erano appena arrivati tre strani personaggi: un anziano in tutto e per tutto identico al vecchio Hegard, un giovanotto tutto muscoli che camminava pettoinfuori e una giovanotta in armatura, composta e beneducata.
 
Schizzammo subito tutti in piedi ed Hegard si svegliò e corse incontro al vecchio: era lui il famoso Leod! E così alla fine ci aveva trovati lui, a quanto pare il problema del fiume prosciugato era comune anche ad un altro villaggio, dal quale proveniano i due giovanotti che avevamo appena incontrato: Oshadogan e Ikea.
Leod aveva richiesto i loro servigi per recarsi all'accampamento degli gnoll, che a quanto pare avevano tra i loro oggetti un medaglione della tribù degli... uhm.... Uthar? Non mi ricordo il nome.... comunque.... Avevano un medaglione che ci avrebbe consentito di trovare il Grandfather Tree.
Tornammo così tutti insieme sui nostri passi e ci accampammo non distanti dalle baracche degli gnoll. Utilizzai nuovamente la mia frusta e mi piazzai comodamente su un ramo e poco dopo vidi arrivare, un po' faticosamente, anche Ikea, mentre gli uomini (beeeeh... uomini...) si infilavano all'interno di un tronco.
Il mattino dopo eravamo pronti all'assalto... beh... pronti... i due anziani rifiutarono di seguirci, giustamente temevano per la loro vita. Così illustrai al gruppo la mia proposta: approfittando del fatto che sono piccola e silenziosa, avrei esplorato personalmente l'accampamento di gnoll, mentre i miei compagni di avventura mi avrebbero protetto le spalle e sarebbero stati pronti ad intervenire in caso di bisogno.
Accettarono convinti e così ci portammo al limitare dell'accampamento, loro si sparpagliarono nella boscaglia, Bert indossò uno strano corno e iniziò a volteggiare sopra l'accampamento e io procedetti tra le baracche.
Il cane malauguratamente era sveglio e notò subito del movimento sopra la sua testa ma non vedendo nulla si accucciò tranquillo. Approfittai della calma per esplorare la zona e scoprii che solo due degli gnoll avevano un sacco dentro cui potevano esserci merci per noi preziose; così mi appiattii a terra e gli arrivai di fronte ma ero così emozionata che...... CROK! pestai un rametto (di ontano nero per la precisione)!
Ma porc!
Fortunatamente una delle bestiacce si limitò a girarsi ma.......... si buttò proprio addosso al sacco...
Bene. Mi aveva fatto arrabbiare, era in gioco la vita del mio orto! Tirai fuori il mio randello e gli diedi una mazzata così forte ma così forte che schiattò senza neanche accorgersi di nulla.
Contrariamente al suo compare che invece si svegliò e si alzò sorpreso.
Puntai tutto sull'effetto sorpresa e gli diedi due mazzate violente che lo stesero prima che potesse aprire bocca. Poi, esaltata dal mio gesto, acchiappai il grosso sacco e me la filai più veloce della luce.
 
Peccato che dentro trovammo solo conigli.... Che sfortunaccia...
Mi intestardii e partii di nuovo alla carica, mentre i miei compagni mi guardavano indecisi se prendermi a sberle o lasciarmi fare... Pensai che il pericolo maggiore fosse rappresentato dal cane e quindi ragionai un microsecondo: come Obad Hai ben sa, il cane non è che faccia la guardia perchè gli piace. Il cane fa la guardia perchè è costretto, non ha nemici o amici per partito preso. Pensai quindi che forse potevo convincerlo a stare zitto e buono. Mi avvicinai e mi feci vedere muovendomi sinuosamente e molto amichevolmente e lui, evidentemente sorpreso dalla mia comparsa e piacevolmente influenzato dai miei movimenti............ iniziò ad abbaiare fortissimo, richiamando l'attenzione di tutti gli gnoll.......
Uh ma non me ne va bene una.......
Ci lanciammo quindi tutti quanti nella mischia e in breve riuscimmo ad avere la meglio sugli gnoll e recuperammo il tanto desiderato medaglione.
Lo portammo di corsa ai vecchiardi che, tenendolo in mano, scoprirono un tronco che si poteva aprire e scendemmo così tutti insieme per una ripida scaletta di corda già giù giù nelle profondità della terra. Continuammo per un lungo cunicolo e arrivammo infine ad una stanza in cui cresceva il più maestoso tronco di tronco che avessi mai visto!
Le querce che crescevano sopra la superficie erano solo le punte dei rami di questo immenso vegetalone (evidentemente una quercia...) e scoprimmo che attorno alla caverna c'era anche una porticina. Entrammo quindi in quelli che dovevano essere i dormitori della tribù che ho già menzionato prima: davanti a noi c'era un lunghissimo corridoio con porte di camere, spoglie e prive di interesse. in fondo c'era un'altra porta che si apriva su quello che doveva essere il salone delle celebrazioni e da quel salone partivano 3 stanze.
Una portava alle tombe degli antenati, una portava all'armeria (assolutamente inutilizzabile) e l'altra........ Basandomi sulle mie conoscenze pregresse ipotizzai che potesse essere la cucina. E infatti era proprio così.
Le esplorammo tutte e arrivai alla stanza delle tombe proprio mentre Oshadogan finiva di scoperchiare l'ennesima tomba, al di sotto della quale c'erano delle scale che portavano..... Alla stanza del tesoro!!!!! Maddai....
Certo che però .....
Oro, Oro Oro..... E niente di utile per il mio orticello....
E' inutile perdersi in queste cose, dobbiamo trovare la soluzione o sarò tormentata tutte le notti dagli incubi sulle mie carote che avvizziscono e i miei rapanelli che soffrono e si chiedono dove sarà la loro Vesi che li ha sempre curati con amore.....

mercoledì, luglio 11, 2007

Come richiesto

La mia disponibilità:
Stasera, Domani, Mercoledì e Giovedì prox.
Ancora in forse Sabato e Lunedì

martedì, luglio 03, 2007

Idee brillanti

Servono urgentemente, quindi, due idee brillanti. Giunti in prossimità del Grandfather Tree dovete trovare il modo di scovarlo, cosa non semplice dato che la leggenda vuole che solo i barbari appartenenti alla tribù Uthgardt sappiano come fare. Inoltre il druido Leod, trasformato in aquila, è sicuramente nelle vicinanze e il suo aiuto potrebbe essere fondamentale. Serve quindi un'idea anche per trovare lui.

Ovviamente chi si avvicina di più alla soluzione avrà enormi benefici in termini di punti esperienza. Per gli altri invece, nessun bonus!

In cerca di Leod

Era già mattino inoltrato quando arrivò a casa mia un messaggero che mi invitava ad andare al palazzo del WaterBaron (baronessa in questo caso) per un incontro con il... uhm...non mi ricordo che ha detto.... consigliere forse? Hegard comunque.
 
Mollai lì le mie carote e le mie rape e seguii il messaggero fino a palazzo. Insieme a me erano stati convocati anche un giovanotto sovrappeso che onestamente ha un nome impronunciabile e... Bert. Ma cavolo!
Come al solito Bert si diede da fare per attirare l'attenzione mentre il vecchio Hegard (ah! ecco! era il saggio del villaggio!) ci spiegò perchè ci aveva chiamati: il fiume si era prosciugato improvvisamente, non arrivava più una sola goccia d'acqua (già... anche le mie carote se n'erano accorte...) e la quercia sacra di Tymora al centro della piazza del mercato stava patendo così come le mie rape.
Hegard voleva risalire il corso del fiume per capire quale fosse il problema, arrivando, se fosse stato il caso, fino alla sua sorgente sui Picchi Perduti, nella Grande Foresta. Per questo aveva chiamato proprio noi: lui era vecchio e non poteva andare da solo, così chiedeva che lo accompagnassi io, che ero nota nel villaggio per il mio fiuto e Bert, che come sappiamo tutti ormai viene proprio dalla Grande Foresta (e ogni tanto potrebbe anche tornarci, specie quando è ubriaco alle 4 di notte e mi ruba le carote senza accorgersene!).
Il ruolo del giovine sovrappeso mi è ancora un po' oscuro ma so che sta studiando da stregone (o lo è già, non s'è capito) quindi può sempre tornare utile.
 
Accettata senza indugi la proposta (è sempre bello andare a fare un giretto), ci ritrovammo tutti il mattino dopo alla piazza del mercato, pronti a partire con una specie di carovana del far west guidata da 2 cocchieri.
Per 3 giorni percorremmo la strada lungo il fiume e lo spettacolo era devastante: il letto del fiume era completamente nudo ai nostri occhi, svuotato di tutta l'acqua mentre le piante attorno ingiallivano a vista d'occhio. E la causa ancora non ci era chiara.
Così arrivammo al limitare della foresta e decidemmo di entrare e proseguire. Ci accampammo per la notte, cenando con i pesci che erano morti di asfissia per la mancanza di acqua.
Salii sul ramo più comodo di un albero e mi misi a dormire ma presto fui svegliata da quel caprone di Bert che belava a pieni polmoni: un branco di lupi (come quelli che avevamo già incontrato in precedenza) ci stava attaccando! Impugnai arco e frecce e mi diedi da fare mentre Bert non si sa come iniziò a volare e a dare testate da dietro ai lupastri.
Anche il giovine si diede parecchio da fare e rimasi impressionata dalle sue boccette che aprì una dopo l'altra evocando uno spiritello elementale della terra, uno dell'aria e uno dell'acqua! Ma era bravissimo!!!
Rimasi un po' meno contenta quando il suo spiritello dell'aria si trasformò in una tromba d'aria potente che cercò di strapparmi giù dall'albero e mi scorticai tutta a causa dei detriti che mi fecevolare incontro....
Riuscimmo comunque ad avere la meglio sui lupi e il resto della notte trascorse tranquillo.
Il giorno dopo continuammo a camminare, sebbene più lentamente dato che il nostro vecchio saggio era ferito ad una gamba e Bert fu costretto a portarlo a spalle.
Raggiungemmo un punto in cui teoricamente doveva trovarsi l'abitazione di un amico del vecchio, un certo druido Leod.
Ispezionata la zona trovammo la capanna sull'albero e mi arrampicai agilmente per vedere se il druido fosse all'interno ma era evidentemente partito per chissà dove così srotolai la scaletta per i miei compagni e ci riposammo per il resto della giornata. Mi addormentai e recuperai le forze, dopo aver preparato degli impacchi e intrugli vegetali per curare le ferite dei miei compagni dopo la lotta con i lupi.
Al mio risveglio, Bert e il giovine mi informarono che non avevano visto nessuna traccia del druido ma che in compenso era passato un gruppetto di orchi che portavano un barile. Fortunatamente eravamo al sicuro!
Decidemmo che viaggiare di notte nella foresta non sarebbe stato opportuno e anche il vecchio aveva bisogno di qualche ora aggiuntiva di riposo, così dormimmo tutta la notte nella capanna di Leod e al mattino ci rimettemmo in viaggio. Dopo qualche tempo iniziammo a sentire delle voci e incontrammo gli amici satiri di Bert... che casinisti.....
Passammo con loro la giornata e ci informarono che la siccità era dovuta ad un grosso vortice nero al centro del fiume. Ci portarono al luogo dove c'era questo vortice, era immenso e pericoloso e risucchiò in batter d'occhio anche lo spiritello dell'aria che il giovine sovrappeso tentò di inviare al centro del gorgo. Dissero che Leod si era trasformato in aquila e, una volta osservato il gorgo, aveva deciso di partire per il Grandfather Tree, un'albero sacro che si trovava in mezzo alla foresta da qualche parte.
Il saggio convinse i satiri a condurci alle Fontane della Memoria per consultarle e, nonostante la riluttanza di tutti i satiri, Bert compreso, che giudicano pericoloso avvicinarsi troppo alle fonti, guardammo dentro l'acqua.
Vedemmo un personaggio gettare un seme all'interno del fiume e improvvisamente crearsi il gorgo.
Decidemmo quindi di cercare di raggiungere Leod e questa pianta famosa. I satiri ci informarono che loro non avrebbero proseguito oltre ma ci consigliarono di fare attenzione perchè lungo il sentiero si trovava una comunità di gnoll che avreppe potuto esserci di intralcio.
Così proseguimmo cauti verso la meta e dopo qualche tempo vedemmo un filo di fumo che saliva all'orizzonte. Pregai i miei compagni di attendermi mentre, silenziosa come solo un halfling ranger sa essere, perlustravo la zona e scoprivo l'accampamento gnoll nel pieno del riposino pomeridiano.
L'unico pericolo poteva essere dato da un cane di guardia che però al momento dormiva pure lui, così decidemmo di aggirare il campo passando per la foresta più fitta e oltrepassammo le bestiacce.
 
Trovare Leod si stava rivelando un'impresa un po' complicata e il fatto che in forma di aquila il druido non lasciasse tracce evidenti non ci aiutava. Compagni, come possiamo trovarlo?
 

Conclusa la prima avventura...

e ancora nessun post?!!