giovedì, dicembre 11, 2008

Mistero a Lago Bianco

L'inverno era calato pesante e veloce sul piccolo villaggio nordico di Lago Bianco e una tremenda bufera stava imperversando sulle piccole abitazioni quasi completamente sommerse dalla neve. Tutti gli abitanti erano chiusi in casa di fronte al fuoco per cercare di combattere il freddo inarrestabile che avvolgeva ogni cosa. Solo alcuni, irriducibili frequentatori da taverna, si scolavano qualcosa di caldo e alcoolico al Wild Grog, parlando dell'infruttuosa annata e del tremendo gelo.

La porta del locale batteva continuamente per il forte vento ed il burbero proprietario ordinò al figlio di andare a fissarla con qualcosa, che spifferi gelidi scivolavano dentro incessantemente.
E proprio quando il giovane Ledht stava per chiudere tutti i chiavistelli la porta si spalancò violentemente facendolo cadere a terra. Un orco sanguinante, coperto di ghiaccio e neve, imbracciando una grossa ascia si fece avanti con grossi e pesanti passi. Tutti sobbalzarono e il giovane Ledht sgattaiolò sotto un tavolo urlando ma la paura cessò subito perchè il grosso energumeno cadde a terra, morto.

Subito fu ordinato a Ledht di chiudere la porta, per evitare il gelo e l'arrivo di nuovi orchi mentre in tre si adoperarono per ribaltare il grosso corpo a pancia in su. Un largo squarcio nella giubba mostrava una profonda ferita e almeno 4 frecce erano conficcate e spezzate nel busto.

"Si è spinto fino al nostro villaggio e qualcuno deve averlo attaccato. Potrebbero essercene degli altri però..." disse Stern. Tutti annuirono spaventati e tolsero l'ascia della grossa mano dell'orco. In breve l'arma però si trasformò in un comunissimo bastone e l'orco cominciò a cambiare aspetto fino a diventare un giovane ragazzo umano.

"SAM!!" urlò Stern, riconoscendo suo figlio. "SAM!!!".
Dalla mano del giovane rotolò a terra una piccola pietra bianca a forma di cristallo.
"Che diavolo sta succedendo?" chiese Ledht, ma nessuno seppe rispondergli.

mercoledì, dicembre 10, 2008

Padelle padelle

Tempo di neve e di riposo. Ci sono ferite da curare e animi da placare. Il ritmo si è spezzato, in questi giorni, per mille motivi e gli ultimi riassunti si fanno purtroppo attendere. Pazientate vi prego ancora qualche giorno, sicchè si possano riprendere le normali attività. Alcuni nuovi eroi si sono messi in marcia e si sono subito cacciati nei guai. Anche di questo si parlerà presto soprattutto se, complice la neve, si riuscirà a ritagliare qualche momento di riposo al caldo di un camino. Padelle padelle! E buone pre-feste!