giovedì, febbraio 28, 2008

Il vecchio e il soldato

Ancora tremante e col volto segnato da visioni terrificanti il vecchio Meddy tentava a stento di tracannare la mistura alcolica offerta dal giovane soldato biondo. La tazza, sorretta dalla mano inferma, vibrava vistosamente e a tratti rovesciava il suo prezioso liquido sul tavolo di legno.
Il soldato attendeva impaziente le parole del vecchio. Teneva le mani incrociate davanti al petto e picchiettava nervosamente i pollici sulla costosa armatura. La sala si era svuotata rapidamente dopo l'entrata dei soldati e solo l'oste e pochi curiosi restavano silenziosi ed in disparte ad assistere alla scena.

"Ti ho chiesto, vecchio, cosa è successo nel bosco. Hai intenzione di parlare o no?" chiese per l'ennesima volta il soldato biondo, impaziente di carpirgli le informazioni.
"Ho visto Mijada..." rispose il vecchio Meddy con la voce tremante e lo sguardo perso nel vuoto.
"L'hai già detto questo, hai visto tua figlia Mijada, la tua figlia morta... e poi? Che altro?"
"E poi... denti. E sangue..."
"Già, sangue. Ma non sarà mica apparso dal nulla, quel sangue" incalzò il soldato alzando sempre più il tono di voce
"Era... su Mijada, sulle piante, su di me... tutto era sangue. E poi tutto era denti.. zanne.."
"Inutile vecchio, Cosa significa che tutto era denti? Di quali denti parli? Dei tuoi? O c'era una creatura?"
"C'era... il demone dei denti... e lui... ha divorato ogni cosa..." pronunciò Meddy con gli occhi quasi vitrei e la voce sempre più flebile.
"Il demone dei denti? E' davvero questo quello che credi, vecchio pazzo? Un demone?"
"Si.. il demone dei denti.."
"Tua figlia Mijada era il demone dei denti? E' questo che dici, sudicio vecchio?"
"No.. Mijada era prigioniera.. l'aveva rapita.." disse Meddy tremando sempre più forte e cominciando ad agitarsi nervosamente.
"Vecchio pazzo, hai scambiato tua figlia per un demone e l'hai uccisa? Hai ucciso lei e le sue ancelle?" urlò il soldato biondo lanciandosi al collo del vecchio.
"NO! Lei era stata presa! Il demone l'aveva rapita!" rispose a fatica il vecchio tornando in sè e cercando di liberarsi dalla presa del giovane.
"Sei stato trovato coperto di sangue, con un'ascia in mano, di fronte ad una carneficina e osi ancora negare!!" disse il giovane scuotendo l'anziano violentemente.
"Ero lì per salvarla! Mia figlia era stata presa!!"
"Menti! Non c'erano demoni, non c'erano animali, solo tu e corpi straziati dai colpi della tua ascia!!"
"No! Il demone! L'ho visto!! Era lì!! Centinaia di zanne..." disse il vecchio nel mezzo di quella che ormai era diventata una violenta colluttazione.
"MENTI!!!" urlò il giovane scaraventando Meddy contro la parete e lasciandolo collassare a terra inerme.

Il giovane soldato cercò di ricomporsi, prima sistemandosi i capelli, poi il mantello ed infine gli abiti ormai macchiati di sangue e alcool. Con discreto contegno raccolse la sedia che nello slancio aveva rovesciato e tornò a sedere con le mani incrociate di fronte al petto. Attese qualche istante che il vecchio potesse riprendere un minimo di coscienza e infine si rivolse ad un sottoposto con aria di ufficialità.

"Che la persona qui di fronte sia condannata entro il tramonto per l'efferato omicidio della figlia e delle sue tre ancelle. Che la pena sia una sentenza di morte e che sia compiuta giustizia all'alba di domani nella piazza delle anime e che nel frattempo sia posto sotto custodia nelle prigioni del castello."
"Sissignore!" rispose il sottoposto inchinandosi per mostrare la sua fedeltà.

Il vecchio, seduto a terra e ancora coperto di sangue, era tornato a fissare il vuoto.
"Ha detto che tornerà..." bisbigliò con un filo di voce.
"Che hai detto vecchio?" chiese il soldato biondo con il tono di chi comanda e non di chi chiede.
"Ha detto che tornerà... il demone dei denti... e ha detto che si prenderà ogni anima di questa marcia città."

venerdì, febbraio 15, 2008

LA GAZZETTA DELLO SPORC

Settimanale Militare d’Informazione Orchesca

NOTIZIE DAL FRONTE
IL PASSO DI ULGMAR E’ NOSTRO!
La gamba tuttavia è andata persa

Il facoltoso generale d’armata Qaggast Ulgmar è rimasto ferito nella gloriosa battaglia per la gola strategica a sud della Strada Nera, così rinominata in onore dell’impresa. La virgulta gamba sinistra è volata in aria in seguito a una infida e codarda palla di fuoco del nemico scagliata a tradimento dalle retrovie. Così ha commentato il pluridecorato condottiero:
-AAARGGHRGHAARGH!- mentre saltellava qua e là, probabilmente come gesto di scherno nei confronti del nemico.
La battaglia che vedeva schierata la 79esima divisione Junior dei Maghi Rossi (i nostri esperti stanno ancora cercando di decifrare il significato di quell’aggettivo) contro l’intera tribu sanguinaria e ferocissima delle Mani Sozze.
Questa vittoria segna sicuramente un passo avanti nella campagna per la riconquista dell’Anauroch, e infatti si tratta proprio di un singolo passo…
Secondo le stime dei nostri esperti dal campo, il bilancio dello scontro è stato di 15000 vittime per l’esercito dei Maghi Rossi e di 1 gamba persa (con dignità) per il glorioso clan delle Mani Sozze.
I dati tuttavia sono ancora preliminari, il numero reale delle vittime e delle gambe potrebbe variare.
Non ci resta quindi che augurare buona fortuna ai nostri eroi e che Gruumsh ve la mandi buona, restiamo in attesa di ulteriori eccitanti aggiornamenti.

GIU AL VILLAGGIO
VANADIA COLPISCE ANCORA
Critico migliorato!

La celebre attrice Troll Vanadia Lopesto lascia a bocca aperta il pubblico dell’arena di Kolmer con una vibrante interpretazione della “Madama Batti e fly”, del famoso compositore Svirfneblin G. Piccini. Una storia di amori esotici tra mostri ripugnanti, mascalzoni dell’alta società e controverse usanze Svirfneblin. I critici entusiasti dei costumi e delle realistiche scene di combattimento sanguinoso; “Una leggera reinterpretazione rispetto alla versione originale del Piccini”, dicono, “ma ci piace molto”. Campionessa di incassi e di Erythnul, come è noto, l’affermata artista fa sapere che sarà in tournée per tutta la stagione di caccia, ne vedremo delle belle!