lunedì, agosto 06, 2007

Camembert: vizi e virtù di un satiro

Camembert si arrabbia veramente solo quando lo si chiama capra o caprone, anche se effettivamente a volte ha comportamenti strani: bela, è vegetariano, scalcia. Se offeso, si scaglia con tutta la sua potenza contro il villano e lo stende con una poderosa testata. Adora le sue corna, sono il suo vanto, anche se un po’ rovinate dagli scontri con gli altri satiri: le contese si risolvono così per loro. Passa ore a lucidarle e nelle occasioni speciali le decora e appende oggetti ad esse; a Natale usa appendere rametti di vischio e campanellini e poi correre dietro alle ninfe.
Oltre a dare testate ai nemici, come ultima risorsa li addenta. La sua dentatura in effetti è molto forte, la cura molto masticando radici adatte e passando più volte al giorno il filo d’erba interdentale. Ama masticare erba ed è molto curioso. In effetti è un po’ vanitoso, però almeno conosce molte piante.
Un altro suo passatempo è suonare, soprattutto flauto e violino. Il primo, più utilizzato, viene sfruttato per incantare e adescare donzelle, il secondo semplicemente come svago. Camembert, Bert per gli amici, è un vero esperto di strumenti musicali: adora la musica e si diverte nel comporre bizzarre melodie con ogni sorta di oggetto che faccia rumore. Sovente si sollazza in concerti con gli altri satiri e gli spiritelli del bosco che, si sa, adorano il suono del violino. Quando non suona canticchia fra sé e sé. Il che potrebbe anche essere fastidioso, per qualcuno.
Odia la solitudine, dovunque ci sia folla lui c’è. E’ sempre allegro e giocoso, gli piace scherzare, bere e divertirsi con le donne (di tutte le razze, non si fa problemi..). C’è da dire che non ha modi molto cittadini, è un pericolo se sotto l’effetto dell’alcool, non si sa mai che cosa potrebbe combinare. Non conosce il valore del denaro, tanto è che spreca tutto ciò che ha. Si trova molto bene con halfling, gnomi, folletti e con le creature silvane in genere. Sebbene vada d’accordo anche con gli elfi, questi ultimi tendono ad evitarlo in quanto per loro fonte di imbarazzo. Malgrado i vizi, riesce simpatico a tutti e per questo riesce sempre ad essere più che informato riguardo a ciò che gli interessa. Usa la magia più come un gioco che come uno studio, preferisce ascoltare la gente parlare piuttosto che leggere un libro. E’ poco paziente. E’ un assiduo frequentatore di localacci e taverne delle città vicine alla sua foresta.
Sebbene non gli dispiaccia la città, anzi lo incuriosisca, quando vuole stare tranquillo si rifugia nella foresta. Come creatura del bosco ha un vero e proprio terrore del fuoco che conosce solo come forma di distruzione. Appena vede una fiammella scappa o, più sovente, cerca di spegnerla in qualsiasi modo, in casi estremi anche solo a forza di sputi, sperando di non aver bevuto troppo alcool.
E’ uno spirito libero, non ha vincoli né legami con niente e nessuno. Non conosce la madre né il padre, non gli interessa nemmeno sapere chi sono, d’altronde fra i satiri si usa così, ci si considera tutti fratelli e basta. Quando nella comunità arriva un nuovo satiro, piccolo o grande che sia, lo si accoglie e basta, senza farsi problemi sulla sua provenienza. La comunità satira non ha gerarchie né capo, le decisioni vengono prese tutti insieme, anche se maggior rispetto spetta alle idee degli anziani e molto spesso sono loro ad avere l’ultima parola sulle questioni comuni.
Quando la città ha chiesto aiuto per i recenti svolgimenti, la comunità non è riuscita a trovare un accordo, si è quindi stabilito che ognuno faccia ciò che ritiene sia giusto fare. Camembert, per curiosità e gioco, ha deciso di correre in soccorso di tutte le donzelle indifese della città. Ha anche un altro motivo per mettersi in viaggio: ha infatti sentito dire, nelle vecchie leggende, che in un bosco molto lontano da lì, si trova un albero con tre foglie magiche. Sono tre foglie d’oro che producono i suoni più belli del mondo, si dice infatti basti sentirne il delicato tintinnio per sentirsi rincuorati e liberi da ogni affanno. Bert ha molta fiducia in tutte le leggende, le storie fantastiche lo divertono e pensa che in ognuna di esse ci sia un fondo di verità. Ha deciso di cercare queste meraviglie della natura (o chissà, della magia?), non per farne tesoro o per guadagnare quattrini, ma semplicemente per poter udire con le sue orecchie questi melodiosi suoni. Non è avido, ma la sua passione immensa per la bellezza e l’espressione artistica più pura, la musica, lo spinge spesso a intraprendere lunghi viaggi alla ricerca di nuovi suoni e nuovi strumenti, sovente dotati di capacità magiche.


“Che bello
Tre chili d’erba al giorno
E un violoncello
E poi la ninfa giusta che ci sta
Ma tutto il resto che importanza ha?

Che bello
Se le ninfe sono due
È anche meglio
Una bottiglia è finita già
E presto un’altra se ne inizierà…”

4 commenti:

Saku ha detto...

Come promesso in un post precedente, Bert avrà punti esperienza extra Direi che 200 sono un cifra adeguata.

Bert ha detto...

Viva Beeeeeert!!!!

Bert ha detto...

Ah!! Il blog "Deadly Night Shade" è stato eliminato, consiglio di toglierlo dai link!!

Saku ha detto...

Fatto! Peccato però, è sempre triste quando un blog viene cancellato...

[il web-paradise dei blog deve essere affollattissimo]