martedì, maggio 08, 2007

Quando la morte mi chiamerà (parapappa parapapà)

E alla fine siamo morti tutti. Ci siam rimasti un po’ male, francamente nessuno penso immaginasse una strage del genere..
Cmq il succo è che siamo stati resuscitati praticamente tutti tranne Edel (per un commento in purgatorio) e Shuro (per mancanza di cadavere). La compagnia viene così a risultare formata da Shatzy, Geeno, Whingael ed Eoghan (sorpresa!!!).
Alla luce di ciò, l’unico giocatore che viene secondo me penalizzato è Shuro, in quanto dovrà ricominciare da capo un’altra volta correndo per mettersi al passo con gli altri pg.
Io, personalmente, formerei una nuova compagnia. Soprattutto perché ultimamente il gruppo era veramente allo sbando, ricominciare sembra una buona idea per ricreare una nuova armonia e permettere a tutti di partire dallo stesso livello. A me piace veder crescere un personaggio, anche se effettivamente ripartire a combattere goblin è un po’ triste…..Capisco perfettamente l’attaccamento al vecchio personaggio, ma secondo me è anche importante, per un giocatore, fare un po’ di esplorazione all’interno di altre classi e razze per migliorare sempre di più il proprio modo di giocare. Poi nulla vieta di ricreare un personaggio simile al vecchio..(non troppo simile però!!)

Premettendo che i personaggi parboiled (quelli generati dal master) non mi convincono troppo e che la generazione casuale può a volte dare dei brutti risultati (per dire, fare la nana guerriera a me non è che ispiri granchè…anche se poi sta proprio a me renderla divertente!), non sono neanche sfavorevole a queste due soluzioni, in quanto anche qui si ha l’opportunità di provare nuove ed esaltanti combinazioni e far così pratica all’interno del Meraviglioso Mondo dello Giuoco di Ruolo. Mi sembra formativo in quanto un giocatore che ha sempre utilizzato incantatori può imparare molto giocando un picchiatore (che sia guerriero, monaco, barbaro o altro), lo stesso dicasi per un guerriero che scelga di intraprendere il mestiere di chierico o mago e compagnia bella.. I personaggi parboiled inoltre permettono anche di testare e migliorare il proprio grado di immedesimazione, cosa che non guasta per niente, in quanto noi secondo me non siamo proprio dei mostri della recitazione…
Quindi perché non provare a giocare dei personaggi a caso o preparati dal Master? Magari solo per una sera, oppure fare un periodo (che può essere deciso anche di volta in volta, cioè quando ci rompiamo smettiamo) di singole avventure utilizzando sempre nuove compagnie, in modo da poter anche capire con quale razza e classe ci troviamo meglio. Dopo ciò possiamo ripartire con personaggi scelti e ragionati..
Insomma, io sono per un breve periodo di gavetta e poi via con una nuova creazione. Vige comunque il libero arbitrio, per cui chi non volesse partecipare alla gavetta può benissimo farlo e presentarsi solo nel momento in cui si decide di ricominciare con una compagnia fissa. Una cosa easy free, in pratica, un modo per poter giocare, poter mettere da parte un po’ di esperienza, divertirsi (chi non vorrebbe provare a impersonare una hobgoblin rozza e stupidona?!) e stare tutti insieme a rotolar dadi, bere, sgranocchiare e raccontarsi fuffole.

Così parlò colei che fu Eoghan, fu Edel e rifu Eoghan un’altra volta..

2 commenti:

kry ha detto...

In linea di massima può anche essere un ragionamento che fila e può essere divertente per qualche sera, tuttavia credo che un personaggio sia necessario viverlo e immedesimarsi e non mi riuscirebbe ne piacerebbe animare un personaggio che non mi piace. Per il libero arbitrio voglio essere cattiva solo se mi sento di farlo e orco solo se una mattina mi sento che mi puzza l'alito.Il mio personaggio mi piaceva, mi piace e sono curiosa di scoprire quanto oltre potrebbe andare avanzando coi livelli. Ucciderlo ora dal mio punto di vista sarebbe come non averci giocato. Capisco che per voi può essere diverso ma al mio 7 livello iniziavo appena a essere abbastanza forte da agire liberamente senza preoccuparmi troppo della prudenza per salvare la pelle.
Quindi ricreeerei un personaggio quanto più possibile simile, se la maggioranza decide di non resuscitare, e proverei a portarlo un po' più avanti per vedere che succede.

Saku ha detto...

Sicuramente è importante riuscire ad immedesimarsi. E' importante agire come farebbe il personaggio in questione. E' un guerriero arrogante che non ama essere preso in giro? Se il bardo di turno lo sfotte è possibile che gli salti addosso e lo fracassi di mazzate fino a fargli perdere i sensi. Per questo modellare il personaggio in base al proprio carattere è la soluzione più semplice e funzionale.

Tuttavia io credo che una parte divertente di un gioco di ruolo sia anche quella di mettersi nei panni di un altro, portando avanti atteggiamenti che non ci si addicono, ma che sono necessari per giocare. Un pò, se vuoi, come un attore di teatro che deve interpretare un crudele tiranno. Più cattivo è, tanto più bravo si rivela come attore. Lo stesso è in diendi. Più intensa è la tua interpretazione, tanto più stai giocando bene.