domenica, gennaio 20, 2008

Le Delizie del Calcagno

Rubrica bimestruale di cucina Gnoll di Ohgav Următor

Buonasera a tutti voi amici di scodella!
Mi chiamo Ohgav e per prima cosa vi ringrazio di cuoio per aver acquistato l’opera completa a sole 699 MO in tiratura limitatissima (solo questa), del mio corso di cucina per avventurieri principianti a prova di Cumulo Strisciante (sì i goblin rientrano, per rispondere alle numerosissime e-mail).
Innanzistrutto mi scuso qualora doveste riscontrare alcune *ehm* imperfezioni linguistiche nella stesura del documento, ammetto di non masticare ancora come si deve la vostra lingua Comune, in effetti non avrei dovuto masticare lo gnomo che me lo insegnava, prima della fine del corso, ma pazienza. Per gli amici che mi leggono dalla tana nell’Azirrhat il mio pensiero va brina di tutto a voi:
Azzzhartyga ju ju’ne hag gagag on p’morokk! U’TTRAGH!
… commuovente, ora basta con le smancerie, iniziamo!

E’ inverno! Sapete cosa mangiamo noi Gnoll in inverno? Quello che troviamo, come sempre, risposta esatta, ma la differenza amici miei e nel COME!
Prendete una manciata di kurg essiccati, di quelli a dodici zampe, però (non mi stancherò mai di ripercuoterlo) quelli a sei tendono a richiudersi un po’ troppo a riccio durante la cottura e dopo è più difficile farcirli… ah e sono velenosi.
Staccate le zampette e mettetele da parte, mettete sul fuoco un pentolone d’acqua e quando bolle vi getterete i kurg. Nel frattempo ungete una padella antiaderente (+1,magica), potete strofinarla sulla barba del vostro compagno nano, e fateci soffriggere le zampette con un pirrico di sale e thykkala (foglia bruna e pelosa, odore pregnante, spesso cresce sulla parte bassa della schiena degli ogre adolescenti…), se non ce l’avete la salvia va bene uguale. Le zampette sfrigoleranno emettendo il loro caratteristico profumino delizioso, riuscite a sentirlo? ..Ah.. magnifico… state bene attenti a non bruciarle altrimenti dite pure addio alla padella +1. Quando hanno assunto un colore verde iridescente è il momento di operare un semplice trucchetto da me congegnato, del quale vado particolarmente fiero: avvicinate a voi il mago del gruppo e gridate forte “al fuoco!!” allorché, se siete stati convincenti, egli lancerà un raggio di gelo sulla padella completando così alla perfezione il processo di cattura. Apro qui una parentesi per rispondere alle domande che mi sono pervenute (tralasciando per ovvi motivi quelle del tipo “che cos’è un mago” e “che spezia è raggio di gelo”): se il mago non conosce l’incantesimo potete tranquillamente darlo in pasto alla vostra belva distorcente, in quanto inetto; se qualcuno getta sulla padella dell’acqua, non dovete preoccuparvi di nulla perché probabilmente sarete morti, difatti la propan-tri-butan-diolo-etina glutammata, sostanza di cui sono rivestite le zampe del kurg reagirebbe in modo decisamente violento a causa dell’elevata temperatura.
Scolate i kurg (alla zanna, mi raccomando) e unite le zampette soffritte, servite su piatto gelido, se i commensali protestano fregatevene, che ne sanno loro di alta cucina Gnoll?!
Ecco a voi degli ottimi Kurg alla gelata in salsa iridescente, il successo è garantito!
La prima lezione finisce qui, nella prossima andremo su qualcosa di un po’ più elaborato, restate con noi! Vi ringrazio per l’attrazione e vi saluto alla maniera Gnoll:KAKATTAHG YAPPO HU!!

2 commenti:

Saku ha detto...

Complimenti per la rubrica!
Ma esistono ricette per cucinare anche i kurg rossi? Nella nostra palude, in inverno, ce ne sono tantissimi e il classico "panino ai kurg rossi e specole" ci ha un pò stufati.

Complimenti ancora!

Tiago de Rhym ha detto...

Grazie, scriverò alla direzione e glielo chiedo, in fondo sono abbonato alla rubrica da sempre..anche da prima che ci fosse, adesso che ci penso...COSA NE HAN FATTO DELLE MIE MONETE D'ORO?!

**Donate anche voi l'otto per Gnolle all'associazione culinaria Calcagno d'Oro, il vostro stomaco vi ringrazierà, magari non subito, ma..:)**