giovedì, novembre 16, 2006

Speciale: i Patagarri dentro

Si sta svolgendo in questo momento l'incontro più appassionante del Torneo dei Sei Regni: i Fiutatori di Sangue si stanno scontrando con i Patagarri delle Galapagos. Ma chi sono in realtà i Patagarri? Ecco cosa si nasconde dietro la facciata da Vips.

Il primo a catturare la nostra attenzione è Geeno. Si presenta come un piccolo halfling di soli 85 centimetri di altezza, ma non lasciatevi ingannare dal suo aspetto minuto e guardatelo bene. Dietro quella faccia da alcolista metallaro con i capelli lunghi ci osserva, con il suo unico occhio buono, un ladro astuto e violento, esperto nell'uso della morning star, che si sta applicando con grande volontà per diventare un assassino a tutti gli effetti. Anche i suoi stessi compagni non sanno bene cosa aspettarsi: tempo fa hanno scoperto improvvisamente che Geeno è entrato a far parte delle Ombre Nere, una losca banda a cui dedicheremo uno speciale nei prossimi numeri. Interrogato in merito, il nostro ladro ha fornito una serie di spiegazioni confuse circa qualcosa da consegnare, un tradimento e una vendetta misteriosa, che non hanno del tutto convinto gli altri Patagarri. Chi può dire cosa spinga il piccolo halfling ad agire in questa maniera così caotica e imprevedibile? Forse qualche fantasma del suo passato, forse la sofferenza per la menomazione che ha subito... Geeno infatti ha perso l'uso dell'occhio destro a causa di un micidiale oggetto magico che aveva trovato: un occhio che, indossato, consentiva di vedere tutto ciò che è invisibile per gli altri ma che ha danneggiato per sempre la sua vista.

Geeno non è però l'unico ad avere limitazioni fisiche: lo sguardo corre subito alla mano mancante del mago Aineken. Questo verde elfo dei boschi c'è e non c'è, a volte appare, a volte la sua presenza è impercettibile. Non si hanno molte notizie, di lui sappiamo che è specializzato nell'incantesimo "palla di fuoco", con il quale risolve molte situazioni pericolose quando ne ha abbastanza, e che ha perso una mano proprio a causa dei suoi compagni: quando un gruppo di orchi che lo aveva preso in ostaggio ha ordinato ai suoi compagni di gettare le armi a terra, questi ultimi non hanno accettato e gli orchi hanno punito la loro sfacciataggine tranciando di netto la mano del povero mago. Non sappiamo come Aineken reagì a questa dolorosissima perdita di immagine ma le nostre fonti dicono che da allora è taciturno e ha strani comportamenti e disturbi che vanno dal cannibalismo ai rapporti intimi con cocchieri di passaggio poi improvvisamente spariti. Da qualche tempo a questa parte il mago è accompagnato da un animaletto curioso e vivace, la donnola Franziska, che sta dimostrando la sua intraprendenza proprio nel dungeon dove sono rinchiusi adesso.

Più o meno alla stessa altezza del mago si trova un bellissimo mezz'elfo dai capelli rossi che regge un liuto tra le mani. E' Eoghan il bardo, il cui fascino e la cui bravura come cantore appaiono evidenti al primo sguardo.
E' solo al secondo di sguardo che ci si accorge dell'occhio un po' spento e dell'alone di sfiga che circonda il suo personaggio. Eoghan infatti rispetta lo stereotipo che lo vuole bello e affascinante ma con una saggezza vergognosa, che lo porta a cacciarsi spesso in situazioni tragicomiche da cui riemerge a volte trasformato in una bestia del caos, a volte imbozzolato in una spessa tela di ragno, a volte semimorente. Ragazze che state leggendo, diffidate del vostro istinto di crocerossine! Eoghan è preceduto dalla sua fama di mezz'elfo superdotato e gran tombeur de femmes ma ai nostri occhi è apparso piuttosto effemminato e voci di corridoio ci informano che, sulla via per Solanthus, il bel bardo abbia avuto una disavventura con un basilisco, che si è poi cibato di una sua parte un po' nascosta....

Uno scarso interesse per le femmine in generale da parte del bardo ci viene confermato anche dall'unica PatagarrA del gruppo: Shatzy ci si presenta come un bambina bionda con i codini ma in realtà ad un esame più attento si scoprono le rughe e i suoi 59 anni da gnoma diventano evidenti. La gnoma è particolarmente abile nel celarsi sotto mentite spoglie: oltre a nascondere la sua veneranda età con pose da marmocchia, cerca anche di ingannarci con il suo abbigliamento da vera boscaiola, mentre in realtà abbiamo imparato a conoscerla per quello che realmente è: una ladra senza scrupoli, che non si fa problemi a vendere oggetti di proprietà dei suoi compagni o a rubare le loro corde di canapa mentre sono indifesi. Spesso si affida più al suo istinto che alla ragione, come ci ha dimostrato prima durante la prova di intelligenza fallita miseramente e ora nel dungeon mentre prende a testate gli specchi. Bisogna però riconoscerle una certa abilità nelle acrobazie disperate: tutti voi avete potuto ammirarne alcuni esempi durante la prova del saltare, quando con caparbietà e, se volete, anche sprezzo del pericolo ha continuato a buttarsi in pasto alle tigri per poi uscirne miracolosamente illesa ogni volta. Pettegolezzi le attribuiscono una torbida storia di sesso con l'assassino Geeno ma non ci sono ancora conferme in questo senso.

O almeno così ci dice Shuro, anche lui gnomo, che però ha scelto la vita da chierico. Il suo giro vita impressionante, la sua mitezza e la sua attitudine a fuggire prontamente quando si tratta di combattere potrebbero indurvi all'erronea convinzione che si tratti più che altro del Don Abbondio della situazione mentre la realtà lo vuole più simile ad un Frate Tuck, pronto in ogni momento ad agire dall'ombra in cui si è nascosto per aiutare o guarire i suoi compagni. E' lui infatti il dispenser ufficiale di pozioni e incantesimi di guarigione vari, che regala con generosità e altruismo senza chiedere niente in cambio. Il suo personaggio è in grado di rivelarci ancora molte sorprese in questo Torneo. Ad esempio: nel dungeon come ha fatto a reggere la corda senza mani? dove l'ha legata? e soprattutto perchè possiede un incantesimo che si chiama "forza del toro"???

Vi lasciamo con questi interrogativi e arrivederci alla prossima settimana, non perdetevi il nostro dossier "Dietro le quinte: i nani ci raccontano come hanno costruito il dungeon del Torneo"

4 commenti:

Saku ha detto...

Non puoi farmi ridere mentre sono in uffic... ehm... a palazzo!

Il fatto è che di "forza del toro" ne ha parecchie se non ricordo male.

Un buonissimo articolo, introspettivo e gustoso.

Saku ha detto...

Mi sono permesso di mettere in grassetto i nomi. Spero la gnoma non me ne voglia.

Shuro ha detto...

Bellissimo!

Dove tenevo la corda non posso dirlo qui davanti a tutti! :-)

Edel ha detto...

..ora che mi viene in mente...ma io non ho più il liuto...........